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Atessa. Nuova bocciatura per l'impianto Di Nizio in contrada Saletti

Il Tar Abruzzo ha negato la richiesta di una sospensiva avanzata dall'azienda

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 Il TAR Abruzzo - L’Aquila si è nuovamente pronunciato a sfavore della società Di Nizio Eugenio, negando l’istanza di sospensiva avanzata dall’azienda

 

Questa è la seconda pronuncia sfavorevole per l’impresa di smaltimento rifiuti, dopo la prima  bocciatura del Comitato regionale VIA, avvenuta a gennaio, sul progetto della società Di Nizio, che prevedeva la costituzione di un impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti ospedalieri infetti, con relativo deposito di stoccaggio in contrada Saletti.

 

 “L’ordinanza del TAR Abruzzo è una buona notizia che aspettavano non solo gli atessani, ma anche gli abitanti dell’intera Val Di Sangro. Il progetto della Di Nizio, a fronte di pochissimi posti di lavoro (in tutto una ventina) avrebbe infatti un impatto negativo - in termini ambientali e per la salute umana - sull’intera contrada e per la Val Di Sangro in generale”, ha commentato il Sindaco del Comune di Atessa, Giulio Borrelli.

 

Sappiamo bene che non è finita qui” - prosegue il Sindaco - “perché c’è da aspettare ancora la fase di merito, ma la pronuncia del TAR dell’Aquila rappresenta un importante riconoscimento delle motivazioni amministrative, legali e di merito per cui il Comune di Atessa, al pari delle altre Amministrazioni Pubbliche coinvolte, ha sempre manifestato la propria contrarietà all’impianto”.

 

Desidero – conclude il primo cittadino atessano - esprimere un profondo ringraziamento a tutte le Amministrazioni che ci sono state accanto in questo defatigante iter amministrativo pluriennale (il progetto fu presentato dalla Di Nizio addirittura nel lontano febbraio 2017) nonché al WWF nazionale, a Legambiente ed al nostro Comitato cittadino Val Di Sangro, tutte Associazioni intervenute nel processo davanti al TAR per sostenere le ragioni portate avanti dal Comune di Atessa”.

Il Comune di Atessa ha affidato la difesa degli interessi dell’amministrazione al prof. Andrea Filippini, avvocato amministrativista di comprovata esperienza anche in diritto dell’ambiente, mentre le Associazioni hanno delegato questo compito all’avv. Francesco Paolo Febbo. 

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