Dopo aver ascoltato la registrazione fatta ad un lavoratore e aver sentito che l’azienda ha altre registrazioni, non possiamo sapere se il meccanismo di delazione presente in SANMARCO Industrial di Atessa sia un sistema indotto o un atteggiamento di alcuni che per rientrare nelle grazie aziendali assumono tale comportamento.
Una cosa è certa: l’azienda sembra non disdegnare questo comportamento e non disdegnandolo automaticamente lo favorisce.
Questo atteggiamento aziendale produce un meccanismo perverso dove alcuni potrebbero sentirsi indotti ad attuare tale pratica per potersi ingraziare l’azienda e per poter sperare di non essere licenziati.
Un’azienda che rifiutasse tali comportamenti dovrebbe denunciarli e licenziare i delatori. Ormai, comunque sia nato questo perverso meccanismo, tra alcuni lavoratori sta montando la paura e si è introiettato il sospetto verso il collega di lavoro.
Sembra di vivere ai tempi della Securitate di Ceausescu dove non potevi fidarti neanche dei tuoi familiari.
Questa situazione sta limitando la libertà di espressione di molti lavoratori che oltre a vivere nell’angoscia di perdere il proprio lavoro e di non riportare più il salario alle proprie famiglie, si sentono anche frustrati rispetto a non poter esprimere la propria opinione per paura di essere identificati e di poter essere discriminati dall’azienda.
Ovviamente tali comportamenti, nei fatti, favoriti dall’azienda stanno creando frustrazione nei lavoratori che potrebbero avere serie ripercussione sulla salute degli stessi.
Come FIOM CGIL Chieti riteniamo necessario che le autorità competenti intervengano per verificare quanto sta accadendo alla Sanmarco Industrial di Atessa.
La FIOM CGIL Chieti continuerà a stare al fianco dei lavoratori della Sanmarco Industrial mettendo in campo tutte le azioni atte alla salvaguardia del posto di lavoro, della libertà di espressione e della tutela della salute