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Torna operativo l’Ambulatorio Diabetologico di Atessa

La responsabile Maria D'Aurizio: "Nuova missione verso i più deboli e fragili e gli anziani con malattie croniche"

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Con la chiusura obbligatoria di tutti gli ambulatori, compreso quello diabetologico, dovuta alla pandemia da Covid 19, con ordinanza del governo dal mese di marzo fino a metà giugno 2020, l’ambulatorio diabetologico di Atessa è stato doppiamente penalizzato a causa della trasformazione dell’Ospedale "San Camillo" di Atessa in Covid Hospital con trasferimento obbligatorio presso il Presidio Territoriale di Casoli.

“Ovviamente il disagio creato è stato notevole - riferisce la responsabile dott.sa Maria D’Aurizio - specie per la distribuzione del materiale (striscette, aghi ecc..), presidi vitali che per la gestione della malattia diabetica a distanza, sia in senso figurativo che chilometrico. Inoltre è da precisare anche l’assenza della sottoscritta che è l’unica figura di riferimento, in quanto obbligatoriamente destinata a lavorare al reparto Covid di Atessa. I pazienti diabetici, penso più di tutti, hanno vissuto un isolamento e spesso senza punti fissi di riferimento. Devo ringraziare in primis le mie due infermiere che hanno sopperito al vuoto ambulatoriale che oggi ringrazio calorosamente, con suggerimenti e teleconsulenze nei limiti delle loro competenze e il dottor Di Giovanni, direttore del presidio di Atessa ed Alto Val di Sangro, che si è  prodigato per risolvere i tanti problemi connessi".

Dal 1° ottobre l’ambulatorio ha ricominciato a funzionare, anche grazie alla sollecitazione dell’Adivas - Associazione Diabetici Val di Sangro. Con le poche risorse a disposizione, la dott.ssa D’Aurizio e le collaboratrici infermiere hanno messo in sicurezza l’ambulatorio secondo le normative antiCovid19.

Inizia una nuova missione verso i più deboli e fragili e gli anziani con le malattie croniche.

Il Servizio pone come suo obiettivo la centralità del paziente diabetico, al fine di tutelare un corretto inquadramento e terapia della patologia di base per un’adeguata prevenzione delle complicanze acute e croniche, garantendo i livelli assistenziali.

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