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Positivi in aumento ad Atessa ma Borrelli difende le proprie scelte

Il Sindaco di Atessa difende la scelta di non chiudere le scuole nonostante l'aumento dei positivi nel comune

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I positivi al Covid 19 nel comune di Atessa sono arrivati a quota 24 con 7 nuovi casi di positività nelle ‘ultime ventiquattro ore. Quattro classi dell’istituto Omnicomprensivo Statale "Ciampoli-Spaventa" sono finite in quarantena.

Il Sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, però difende a spada tratta la scelta di non chiudere le scuole del comune. L’aria è tesa e da più parti arrivano le richieste a fermare la didattica in presenza, a confermarlo è lo stesso Borrelli: “mano a mano che aumentano i contagi da Covid-19 in Italia, e qui in Atessa, da più parti mi si chiede di chiudere le scuole. L’aria è tesa, genitori e studenti agitati, è comprensibile.”

Secondo il primo cittadino di Atessa però “la riapertura delle scuole a settembre è stata una conquista per gli studenti e le famiglie. La scuola svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella crescita di ciascun bambino e ragazzo, dal quale non si può prescindere. Dopo molti mesi di didattica a distanza, sappiamo che questa non funziona in ugual misura per tutti e, in ogni caso, per i giovani, la presenza fisica di amici ed insegnanti fa una grande differenza in positivo.”

Ora,- afferma il Sindaco - da quel che ho potuto constatare, qui in Atessa, il problema risiede soprattutto nell' irresponsabilità di alcuni, che non rispettano i protocolli di sicurezza, non dentro, ma fuori della scuola.Queste persone espongono i propri famigliari, compagni e professori al rischio di contagio. Ci sono anche coloro che non rispettano l’obbligo di isolamento domiciliare in barba alle prescrizioni della ASL.”

Infine Borrelli lancia un appello alla responsabilità rivolto ai ragazzi: “Ragazzi, l’estate è finita, la situazione è seria, è comprensibile che siate stanchi - come tutti noi- di questa assurda fase che stiamo vivendo, ma se ciascuno fa un piccolo sforzo possiamo evitare conseguenze ancor più serie. Vi prego, fate attenzione, osservate le regole.”

A difendere la scelta interviene anche la preside dell’Omnicomprensivo Statale "Ciampoli-Spaventa", Liberata Colanzi. la  quale esprime prima di tutto solidarierà ai ragazzi contagiati: “È mio intento esprimere innanzitutto la vicinanza ai ragazzi risultati positivi al test ed ai loro compagni di classe. I nostri studenti alla riapertura hanno trovato una scuola trasformata nell'assetto degli spazi, nell'organizzazione delle attività e nelle procedure da osservare per lo svolgimento delle attività didattiche in sicurezza.”

Poi conclude il suo commento dichiarando: "la scuola  non è un luogo di diffusione del contagio e di questo gli studenti ne sono pienamente consapevoli: la scuola è il luogo ove si costruisce la cultura della sicurezza, ove i giovani vengono educati al rispetto delle regole per limitare la diffusione del virus. E dunque il nostro obiettivo è continuare a garantire l'osservanza come fatto finora dei protocolli di sicurezza perché i ragazzi possano seguire serenamente le attività didattiche in presenza”.

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