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Usura, la 'mano sulla spalla e...': l'appello di Confcommercio

Ripartenza e difficoltà del comparto: "La crisi economica ha una zona d’ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità"

redazione
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"La crisi economica ha una zona d’ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità”. E’ l’affermazione forte rilasciata dal presidente nazionale da Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, a margine dell’indagine condotta dall’associazione di categoria sugli strascichi dovuti alla pandemia Coronavirus, in collaborazione con Format Research .

Dall'indagine emerge che ai timori degli imprenditori dopo il crollo della liquidità, l’aumento dei costi fissi ed il crollo dei consumi, si aggiungono l’usura e i tentativi illeciti della malavita di impadronirsi delle aziende in affanno. Non a caso l’11% delle imprese ascoltato da Confcommercio indica nella criminalità un ulteriore e pericoloso ostacolo allo svolgimento della propria attività commerciale con gli imprenditori che sono molto preoccupati per il verificarsi di questi fenomeni nel proprio quartiere o comunque nella zona dove insiste la propria azienda.

Gli aspetti problematici dell’attuale fase, infatti, sono lamentati a gran voce dagli imprenditori interpellati da Confcommercio: riaprire non ha significato ripartire anzi, si è registrato un significativo calo di domanda con relativi problemi di liquidità. Il 30% delle risposte registrate, poi, fa riferimento alle difficoltà legate al tema del cash, della burocrazia e dei protocolli di sanificazione che hanno incrementato notevolmente i costi fissi dell’imprenditore.

Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti, lancia un appello: “Abbiamo fiducia massima nelle forze dell’ordine ma è necessaria più rapidità per far giungere i sostegni previsti dal decreto rilancio alle aziende e, se possibile, irrobustirli. Solo così si combatte la criminalità e si ricostruisce un’economia sana.

Dicono - aggiunge Tiberio - che usciremo diversi da questa drammatica pandemia. Credo di sì, perché per uscirne dovremmo per forza essere diversi da come ci siamo entrati. Ma almeno dobbiamo salvaguardare l’anima dell’economia diffusa di questo Paese, che si basa sulla fiducia, sulla socialità e sull’identità. Spero che rimanga quella capacità italiana di mettere insieme, di connettere le filiere dal manifatturiero al commercio, dall’agroalimentare al turismo e di svilupparle in un mercato unico.”

Confcommercio sarà in prima fila per la tutela della legalità come ribadito nel corso di un proficuo incontro con la Guardia di Finanza di Chieti che si è svolto nella sede di via Santarelli. “Confcommercio invita tutti i commercianti - riprende Tiberio - a non abbassare la guardia. A volte anche solo un contatto spesso condotto attraverso minacce sottili e subdole sottointende richieste illecite che possono trasformare l’operatore economico da soggetto passivo e vittima a soggetto attivo di condotte inconsapevoli fino ad una sottomissione totale.

Siamo a disposizione di quanti vogliano segnalare, anche in maniera anonima, questo tipo di contatti facendo da tramite con le forze dell’ordine.” Le segnalazioni, ricorda Confcommercio, possono essere effettuate allo 0871.64599 oppure al seguente indirizzo mail: infochieti@confcommercio.it

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