Nei giorni scorsi sette giovani ragazze, alcune delle quali ancora studentesse, residenti nel Comune di Mozzagrogna, hanno intrapreso una meritoria e forse storica battaglia in favore della effettiva e concreta partecipazione delle donne alla vita politica anche nei piccoli centri. Assistite dall' avv. Matteo Di Tonno, hanno infatti proposto ricorso avanti al TAR Pescara contro il decreto sindacale di nomina degli assessori comunali adottato il 14 giugno c.a. dal Sindaco dr. Tommaso Schips. E'opportuno premettere che lo Statuto del Comune di Mozzagrogna prevede espressamente, al fine di garantire pari opportunità, che venga
promossa “la presenza di entrambi i sessi nella Giunta” comunale.Nonostante la chiarezza della disposizione, il 14 giugno c.a. sono stati nominati alla carica di assessori solo due uomini. Il gruppo consiliare Tradizione e Futuro aveva stigmatizzato già nel primo consiglio comunale la gravissima decisione e ritenuto del tutto irrilevante la circostanza che le due consigliere elette avessero, con due brevi note, dichiarato la non disponibilità ad assumere l'incarico.
Lo Statuto prevede infatti la possibilità che la carica di assessore venga assunta anche da personalità non elette ( c.d. assessori esterni). Ed invece alcuna donna è stata chiamata a comporre la giunta.Forse nessuna donna è stata ritenuta all'altezza dell' incarico?
Forse il contributo femminile è considerato del tutto marginale, secondario, inutile? Come non considerare quanto accaduto come un affronto alle tante donne
che con le loro sensibilità, la loro cultura, il loro impegno avrebbero potuto contribuire alla gestione della cosa pubblica ? Un affronto che meritava una reazione di civiltà. Una reazione che non si è fatta attendere. A queste nostre giovani cittadine va riconosciuto il merito indiscusso di aver intrapreso, non contro qualcuno o qualcosa, ma nell'interesse di tutte le donne una battaglia significativa per l'affermazione del principio delle pari opportunità anche nella attività politica.
Una battaglia che dall'altra parte trova conferma nella legislazione comunitaria e nazionale ( c.d. quote rosa) oltre che in tantissime pronunzie giurisprudenziali.
Norme ed orientamenti che, con grande senso civico, sette giovani donne, oggi, rammentano al Sindaco. Siamo certi che non basterà liquidare tutto
questo come una iniziativa di natura polemica, troppo semplice. Oggi sette giovani donne si battono per l'affermazione di principi di partecipazione e la loro iniziativa è prova dell' indispensabile ruolo che le donne hanno nella storia della civiltà.
Gruppo Consigliare di Minoranza Tradizione e Futuro