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L'Inail procede con l'inchiesta per i dipendenti deceduti a Rigopiano: ascoltati i genitori di Ilaria Di Biase

Assistiti dagli avvocati Camillo La Morgia e Mario La Morgia, i genitori della cuoca di Archi hanno riferito del lavoro svolto dalla loro figlia nell'hotel distrutto dalla valanga del 18 gennaio

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ARCHI - Filippo e Maria Angela, i genitori di Ilaria Di Biase, la giovanissima cuoca di Archi, scomparsa tragicamente a Rigopiano, assistiti dagli avvocati del foro di Lanciano, Camillo La Morgia e Mario La Morgia, hanno incontrato nei giorni scorsi gli ispettori dell'Inail, per raccogliere notizie sull'attività lavorativa che Ilaria svolgeva nell'Hotel Rigopiano.

Erano ormai già 3 anni che Ilaria lavorava con grande dedizione presso l'hotel, dopo aver superato con grande impegno anche le selezioni del corso nella Scuola di Cucina Casadonna del Maestro Niko Romito.

Non si limitava a realizzare solo i piatti della cucina tradizionale ma amava cimentarsi in nuove sperimentazioni culinarie, sempre alla ricerca di nuovi sapori.

Nel pomeriggio del 18 gennaio, poco prima della tragedia, aveva sentito telefonicamente i genitori e il fidanzato Antonio: come sempre era in cucina insieme a Luana Biferi, altra giovane vittima.


Parlano gli avvocati:


" E' ancora presto per parlare di risarcimento, rendita vitalizia, indennizzi, questo è il momento del raccoglimento e della riflessione. La famiglia di Ilaria e il fidanzato Antonio sono pronti a lottare per cercare la verità e far giustizia su questa immane tragedia. L'auspicio è che l'Inail chiuda al più presto le indagini, anche perchè vi sono delle certezze insormontabili:Ilaria lavorava presso l'Hotel Rigopiano, era regolarmente assunta e la disgrazia è avvenuta proprio sul posto di lavoro. Tutte circostanze queste determinano il diritto della famiglia a vedersi riconoscere il giusto risarcimento dei danni. L'appello è rivolto agli Organi centrali dell'Inail e allo stesso Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, affinchè si faccia presto, dal momento che la famiglia di Ilaria e di tutte le altre vittime, dipendenti dell'hotel, vivevano anche con l'apporto economico dei propri cari perduti".

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