È scomparso nella giornata di ieri a Gessopalena Giuseppe D’Amico, uno degli ultimi testimoni viventi della strage di Sant'Agata. L’uomo, originario di Taranta Peligna, all’epoca dei fatti si trovava a Gessopalena come tanti altri sfollati.

D’amico, all’epoca diciannovenne, la mattina del 21 gennaio 1944 si era allontanato alla ricerca di cibo insieme alla moglie Di Paolo Angiolina e la sorella Maria D'amico, di 37 anni, e il fratello Silvio D'amico, di 34 anni.

In prossimità di Sant’Agata il gruppo fu fermato da una pattuglia tedesca; qui furono perquisiti e piantonati per circa mezz’ora mentre era in corso la strage. I quattro vennero uniti al destino delle altre vittime da un tragico ordine di “kaput”.

Giuseppe D’amico, mentre indietreggiavano per essere fucilati sul posto, si buttò a terra, rifugiandosi dietro un ulivo, mettendosi così rocambolescamente in salvo. Il diannovenne perse però la moglie, il fratello e la sorella che rimassero vittima delle armi tedesche.

La redazione esprime la propria vicinanza alla famiglia e si unisce al cordoglio della comunità