Progetto Atessa sull’Ospedale di Zona Disagiata: “È un piccolo risarcimento, merito di tutti coloro che vi hanno creduto”

Progetto Atessa
18/01/2018
Politica
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La delibera che sancisce la trasformazione del presidio ospedaliero della nostra città in Ospedale di zona disagiata” è stata resa operativa da oggi, SALVO PARERE CONTRARIO del Ministero della Salute e dell’Economia.

Entrambi i Ministeri non avrebbero alcun interesse a boicottare la scelta, essendo il problema totalmente a carico della Regione, così come aveva indicato, a suo tempo, il Ministro Lorenzin.

Pertanto, a scanso di sorprese Atessa avrà il suo ospedale, seppure con caratteristica di “zona disagiata”.

Tale risultato, sinceramente, è quanto di più si poteva ottenere oggi. Chiaramente non è la restituzione dell’intero ospedale di una volta, ma è comunque un ospedale che ha i mezzi per pronti interventi e per interventi in day surgery nonchè un pronto soccorso efficace.

Adesso si assiste alla corsa per aggiudicarsi i meriti di questo evento.

Noi, sinceramente, riteniamo di aver fatto la nostra parte in maniera sempre chiara ed evidente e la gente ci ha visto, notato e valutato. Non abbiamo vinto perché Noi volevamo riavere il nostro piccolo, grande ospedale con tutti i reparti e le specialità di una volta. Per averlo non abbiamo mollato di un sol attimo e sicuramente qualche merito non potrà esserci negato. Così come non potrà giammai dimenticarsi la lotta in difesa del nosocomio, operato dal Comitato apposito che, grazie alle sue mobilitazioni, ai suoi cortei ed alle firme raccolte tra la popolazione, ha contribuito di non poco a quanto verificatosi.

Merito va anche e giustamente al Sindaco di Atessa, soprattutto per la sua capacità di riunire i sindaci dell’alto e basso Sangro in un consiglio comunale che ha effettivamente dato una spinta notevole alla soluzione che si prospetta.

Merito va, comunque, a tutte le Forze politiche che hanno contribuito, mediante la mozione unitaria, alla soluzione dell’ospedale di zona disagiata.

Adesso, seppur ci troviamo di fronte ad “atti dovuti” da parte dei Ministeri della Salute e dell’economia, questo Gruppo consiliare non abbasserà per nulla la guardia e, unitamente alle donne ed agli uomini del Comitato in difesa dell’Ospedale, farà da “pretoriano” alla decisione presa, sino a compimento di tutti gli atti necessari, vigilando ancora parecchio affinchè non abbiano mai ad avere il sopravento talune ingiustificate gelosie, manifestatesi in qualche ospedale vicino, ai danni di quello di Atessa.

 

OSPEDALE DI ZONA DISAGIATA COSA DICE LA DISCIPLINA GENERALE

In questi presidi ospedalieri occorre garantire:

UNA attività  di pronto soccorso con la conseguente disponibilità  dei necessari servizi di supporto attività  di medicina interna, di chirurgia generale ridotta.

Sono strutture a basso volume di attività  con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza, con un numero di casi troppo basso per garantire la sicurezza dei ricoveri anche in relazione ai volumi per il mantenimento dello skill e delle competenze e che incidono pesantemente sulle tipologie di investimento richieste dalla sanita moderna.

Un ospedale di zona disagiata deve essere dotato indicativamente di:

  • un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
  • una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery 0 eventualmente in Week Surgery con la possibilità  di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di 70% di occupazione dei posti letto per avere disponibilità  dei casi imprevisti) per i casi che non possono essere dimessi in giornata;  la copertura in pronta disponibilita, per il restante orario, da parte dell'equipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco;
  • un Pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza—Urgenza, inquadrato  nella disciplina specifica così come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo.
  • possibilita di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke piu vicino, indagini laboratoristiche in pronto soccorso.
  • E' predisposto un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro Spoke o Hub.
  • prevista la presenza di una emoteca.
  • ll personale deve essere assicurato a rotazione dall'0spedale hub 0 spoke piu vicino.
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