L'Atessa impatta, Lanciano ringrazia

Pareggio a reti bianche per mister Farina nell'ultimo turno di andata

Bobo Ianni
19/12/2017
Sport
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SCERNI ATESSA M.T. 0-0

Al “Di Vittorio” di Scerni va in scena l’ultimo turno di andata, che vede confrontarsi due compagini ben attrezzate e motivate: i padroni di casa dello Scerni, che vogliono vendicare immediatamente la cinquina subìta a Lanciano domenica scorsa, e l’Atessa, vice capolista del raggruppamento e con un ruolino esterno immacolato, costituito di sole vittorie. Mister Farina può contare anche sull’ultimo arrivato, Christian Di Laudo, proveniente dal Fresa, ma è costretto a relegare in panchina Del Roio, uscito malconcio dall’ultimo match con l’Orsogna. Per questi motivi, il ct atessano schiera il fedele 4-3-3 mandando in campo: Cericola, febbricitante e non al meglio, tra i pali; Spinelli, Mainella, Vitullo e Zinni in linea difensiva; Manzone, Caruso e Iannone in mediana; il tridente formato da Sciarrino, Barry e capitan Ermanno Russi.

Il primo squillo è proprio del capitano degli ospiti, che prova subito ad infiammare la sfida al 2’ con un velenoso calcio piazzato a rientrare, dal vertice, che attraversa tutto lo specchio della porta e finisce pericolosamente sul fondo.

Al quarto d’ora arriva uno dei pochi lampi di Barry, il quale stacca più in alto di tutti dal corner di Russi ma non riesce ad indirizzare al meglio la sua inzuccata da buona posizione.

Il primo sussulto dei padroni di casa arriva tre minuti più tardi con il tentativo di Erragh, servito da D’Ercole, anche se la sua conclusione è debole e di facile lettura per l’attento Cericola. Stessa sorte, poco dopo, per il destro di Farina dopo lo scambio con Zinni, con la rasoiata che si spegne sul fondo.

Al 23’ torna in avanti l’Atessa, quando Vitullo imbecca sulla corsa Sciarrino con un preciso lancio dalle retrovie; tuttavia, la girata a volo della punta atessana risulta troppo alta e si spegne otre il legno trasverso.

Gli ospiti premono e mettono ancora in apprensione la retroguardia scernese al 29’ con il tiro cross di capitan Russi smanacciato in angolo dall’estremo locale; sul susseguente tiro dalla bandierina, in mischia interviene Barry ma spara a salve e manda il pallone sul fondo.

Fattaccio poco dopo la mezzora, quando su un cross dalla trequarti, Argirò rimane a terra, colpito alla testa; gli animi si scaldano e tutti accusano Mainella di aver colpito l’esterno di casa volontariamente con una gomitata, anche se il centrale non è colpevole; i minuti seguenti sono poco giocati e molto nervosi, mentre il sette locale deve uscire per ricevere le medicazioni.

La contesa torna a infiammarsi nel finale. Al 39’ Sciarrino taglia il campo per poi servire Caruso, il quale appoggia per il meglio piazzato Manzone, che lascia partire un gran fendente che sfiora di poco il bersaglio grosso. Risponde immediatamente lo Scerni con l’azione d’angolo che porta all’incornata poco precisa di Ferrante a lato. L’ultima occasione capita sulla testa di Manzone, servito dallo spiovente di Spinelli, ma lo stacco del centrocampista atessano si alza sopra i legni difesi da Cianci.

Mentre le squadre si accingono a rientrare negli spogliatoi, dopo il duplice fischio del signor D’Adamio di Vasto, un non tesserato (il padre dell’infortunato Argirò) entra nel terreno di gioco e aggredisce il difensore ospite Mainella, scatenando un altro parapiglia generale, poi sedato in qualche maniera dalle due contendenti, anche se il gesto rimane deplorevole e condannabile.

Nella ripresa si gioca meno e male rispetto alla prima frazione, complice le due forti difese a confronto e la giornata non particolarmente felice degli attacchi, anche penalizzati da continue folate di vento, che fanno cambiare traiettoria al pallone, rendendolo a tratti ingestibile.

Il primo affondo è della truppa del presidente Lazzaro, al 51’, quando Zinni si ritrova il pallone da buona posizione ma tentenna troppo e viene murato; la palla resta vacante in area di rigore e D’Ercole gira al volo con il sinistro, mettendo i brividi a Cericola, che guarda la sfera uscire di un soffio a lato.

La spinta dei rossoblù locali continua e, poco dopo, ci prova Ferrante che, su cross di Pollutri, svetta tra le maglie ospiti e chiama al colpo di reni Cericola, il quale riesce a spingere il pallone oltre la traversa con la mano di richiamo.

La risposta atessana è tutta nel calcio piazzato del subentrato Del Roio, al 68’, troppo lento per sorprendere Cianci. Di ben altra caratura l’occasione del minuto 72 occorsa all’altro sostituto Di Francesco che, ben servito da Manzone, riesce a penetrare in area dalla sinistra ed esplodere un potente mancino a incrociare, sul quale Cianci si esalta respingendo a mano aperta.

Lo Scerni torna a bussare dalle parti di Cericola al 76’ con l’insidiosa punizione di Napolitano, che il numero 1 ospite riesce a deviare in angolo con qualche affanno, comunque in maniera efficace. Passano tre minuti e si ribalta nuovamente il fronte, e stavolta un grosso spavento se lo prendono i tifosi di fede locale, quando Caruso riceve dai 25 metri e scocca un gran destro che fischia a pochi centimetri dal palo a Cianci battuto.

Prima del fischio finale segnaliamo due palle gol importanti, una per parte: al minuto 84 sfiora il vantaggio lo Scerni, sugli sviluppi del piazzato di Farina dal limite; il pallone arriva sul secondo palo, dove staziona D’Ercole, il quale, tutto solo, grazia Cericola calciando malamente a lato. Tre minuti più tardi, invece, Cianci si erge a protagonista e conserva l’inviolabilità della propria porta quando riesce a togliere dal sette la perfetta conclusione dello sgusciante Di Francesco, abile a chiudere il triangolo con Barry ma sfortunato nel trovare, sulla via del gol, l’estremo di casa, che strozza in gola l’urlo del gol al pubblico atessano con un balzo felino in bello stile.

Finisce con un pareggio sostanzialmente giusto tra due ambiziose formazioni che, però, non traggono vantaggio alcuno con un punticino ininfluente. Anzi, ai fini della classifica e dei rispettivi obiettivi, sembrano quasi due punti persi per entrambi. Ora, lunga sosta natalizia e appuntamento al 14 gennaio 2018 per la prima di ritorno, con l’Atessa impegnata sul non facile campo di Celenza. La redazione coglie l’occasione per augurare sante e serene festività.

BOPERDUE

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