La notizia dell’accordo tra Stellantis e Toyota per la produzione di un nuovo veicolo commerciale ha portato entusiasmo all’interno di Sevel. I sindacati, ora, sperano che questa rinnovata partnership con il colosso giapponese possa rivitalizzare lo stabilimento atessano attraverso la fabbricazione in loco di un nuovo modello di veicolo commerciale.
L’intesa, che costituisce la prosecuzione di un partenariato già consolidato tra le aziende, prevede la costruzione di un commerciale di grande dimensione da immettere nel mercato con il marchio Toyota, aprendo nuovi orizzonti Sevel.
“Chiederemo alla Direzione aziendale un incontro per approfondirne le ricadute, fiduciosi che questo ulteriore fattore di sviluppo del sito abruzzese possa aiutarci nel percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati” affermano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti-Pescara.
“Il nuovo veicolo commerciale fornito a Toyota – proseguono Ficco e Manzi - sarà prodotto dal 2024 sia nello stabilimento polacco di Gliwice sia nello stabilimento italiano di Atessa. Ciò evidentemente porterà lavoro in Sevel e conferma le prospettive di leadership di Stellantis nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Speriamo quindi che possa essere un elemento in più da porre alla base della nostra richiesta di avviare in Sevel un percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati”.
“Il piano strategico di Stellantis – continuano i due sindacalisti - per l’Italia si va progressivamente completando, ma la nostra azione sindacale di confronto proseguirà finché ci saranno ancora aspetti da chiarire e stabilimenti da salvaguardare. La fase che stiamo attraversando è cruciale per l’economia in generale e per il settore dell’auto in particolare.”
“Per questo, - concludono Ficco e Manzi - oltre alla interlocuzione con la Direzione aziendale, stiamo cercando anche di coinvolgere il Governo: le politiche industriali saranno decisive per supportare la transizione all’elettrico e per affrontare la crisi delle forniture, per cui crediamo sarebbe urgente la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti”.