Bando Borghi. Lama dei Peligni ottiene sospensione ma l'Abruzzo potrebbe perdere l'intero finanziamento

Il comune dell'Aventino ottiene la sospensione cautelare della delibera che assegnava i 20 milioni del bando al comune di Calascio ma il finanziamento potrebbe essere ritirato

Armando Travaglini
30/04/2022
Attualità
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È stata sospesa la delibera della Giunta regionale abruzzese, n.136 del 15 marzo, che assegnava il finanziamento da 20 milioni del “Bando Borghi” al progetto avanzato dal comune di Calascio in provincia de L’Aquila.

La decisione è stata presa dal Tribunale amministrativo regionale a seguito del ricorso promosso dal comune di Lama dei Peligni (Chieti), risultato secondo in graduatoria, accogliendo l’istanza cautelare presentata dal sindaco lamese, Tiziana Di Renzo, e fissando la trattazione collegiale in camera di consiglio al 25 maggio prossimo.

L’avviso pubblico rientra nella misura Pnrr - M1C3 - "Turismo e Cultura" - Azione: Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale Intervento 2.1 Attrattività dei Borghi storici".

"Ho avuto il dovere di chiedere chiarimenti alla Regione e al Ministero della Cultura sulla procedura di valutazione dei progetti che ha portato, di fatto e per pochi punti di differenza, all'esclusione del borgo che amministro dall'aggiudicarsi il finanziamento di 20 milioni di euro” ha affermato il sindaco Di Renzo.

“Il Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) - aggiunge la prima cittadina - è un progetto vitale per il futuro del Paese e della nostra Regione che prevede un programma di modernizzazione delle nostre infrastrutture, della nostra economia e dell'apparato giuridico.”

“Questa importante sfida che coinvolge la Pubblica Amministrazione a tutti i livelli, l'industria e la società civile, deve rispettare non solo i principi della crescita economica, ma anche quelli dell'ordinamento giuridico su cui poggia il nostro sistema democratico. Pertanto – prosegue il sindaco Di Renzo ho preso la decisione di sottoporre la questione al Tar de L'Aquila".

Il Tar aquilano ha accolto la richiesta sostenendo che "a una prima sommaria considerazione e fatta salva la competente valutazione in sede collegiale, siano sussistenti i presupposti per sospendere l'efficacia dei provvedimenti impugnati sul rilievo che il progetto del Comune di Calascio si ponga in violazione dell'art. 9 dell'Avviso Pubblico".

Ora a Lama dei Peligni “Si attendono gli sviluppi che la vicenda giudiziaria avrà nei prossimi mesi, sperando – conclude la Di Renzo - in una proficua e democratica collaborazione con Regione e Comuni abruzzesi."

Un rischio però incombe tutti gli attori in gioco, ossia la possibilità che la nostra regione perda l’intero finanziamento da 20 milioni messo a disposizione dal Ministero della Cultura con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

"Abbiamo appreso del ricorso il 26 aprile, durante una riunione operativa al ministero alla quale partecipavo insieme alla Regione Abruzzo” ha dichiarato il sindaco di Calascio, Paolo Baldi, al quotidiano “Il Centro”.

“In quella sede – spiega il sindaco calascino - la presidentessa della commissione ministeriale che esamina i progetti ha reso noto che, in caso di accoglimento del ricorso, il finanziamento alla Regione sarà revocato, non è previsto lo scorrimento della graduatoria. Tra l'altro entro il 12 maggio dobbiamo presentare le integrazioni richieste al progetto. Ho già invitato il Comune di Lama dei Peligni a ritirare il ricorso". 

"Ritengo – termina Baldi - che alla luce di quanto detto in commissione ministeriale e di fronte al fatto che Rocca Calascio rappresenta la vittoria di un luogo simbolo dell'Abruzzo, nel cuore dei cittadini della regione, d'Italia e del mondo, se far prevalere l'interesse particolare è cosa legittima, forse è poco opportuna in questo caso. Rispetto le decisioni che verranno prese in sede giudiziaria, ma invito formalmente la collega a rivedere la sua posizione, ritirando il ricorso".

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