Sono definitivamente fuori dallâazienda i 50 dipendenti, tra cui due Rsu su tre ed entrambi della Fim-Cisl, destinatari della procedura di licenziamento intrapresa dalla Sanmarco Industrial.
Infatti si è concluso lâiter dei licenziamenti collettivi avviato dalla direzione ai sensi della legge 223/91 ed iniziato con la rimozione dai propri incarichi di lavoro di 50 tra lavoratori e lavoratrici su un totale di 163 dipendenti.
A far infuriare la Fim-Cisl, però, non sono solo i licenziamenti in sé, ma anche il criterio seguito dallâazienda nella procedura che punterebbe alla rimozione dei lavoratori ritenuti scomodi, come lâallontanamento di due rappresentanze sindacali su tre, entrambe aderenti alla Fim.
âUna vertenza assurda â afferma la segreteria interregionale della Fim-Cisl Abruzzo e Molise - dove lâazienda in maniera unilaterale ha eliminato tutti i lavoratori che riteneva scomodi con la sola opposizione della nostra organizzazione.â
âà bene ricordare - aggiunge la segreteria - che, nonostante la drammaticità della situazione, non si è riusciti a portare avanti nessuno sciopero unitario oppure altre iniziative congiunte a difesa dei lavoratori. In sostanza gli altri non hanno collaborato alla difesa dei posti di lavoro.
âSempre gli altri, poi, - spiega la segreteria - ignorando il momento terribile che coinvolge i lavoratori hanno avviato la procedura per le elezioni della Rsu, non aderendo alla nostra richiesta di rinvio necessario per chiarire le situazioni poco chiare allâinterno dello stabilimento.
âNoi abbiamo creduto fortemente nei lavoratori della Sanmarco, - conclude la segreteria - sono persone generose e laboriose, le quali hanno solo chiesto di lavorare, accudire i propri familiari e vivere la loro casa. Pretese normali e non assurde che la nostra organizzazione, a differenza di altri, ha fatto proprie.
Dal canto suo Amedeo Nanni, sindacalista della Fim-Cisl, afferma: âci impegnano a portare le ingiustizie perpetrate all'interno dello stabilimento nelle sedi giudiziarie opportune. voglio far presente che non è mai successo nella storia italiana che è una procedura di licenziamenti collettivi due RSU su tre sono stati licenziati e sono entrambi della Fim-Cisl.â