Il gruppo di maggioranza in consiglio comunale “Uniti per Atessa” commenta la decisione de due consiglieri di opposizione vicini al movimento “Atessa in Comune”, Sara Cappellone e l’ex sindaco Nicola Cicchitti, di non sottoscrivere il ricorso, promosso dai consiglieri Carmine Fioriti e Vincenzo Pellegrini, contro la decisione del comune di chiedere la nomina di un commissario ad hoc per la redazione del piano regolatore.
I due consiglieri hanno detto di non condividere “la condotta di Borrelli ma non riteniamo opportuna la risposta della Regione di aspettare un eventuale ricorso della minoranza per decidere sul commissario. Stando così le cose, ci tiriamo fuori e non firmeremo il ricorso al Tar preannunciato. Proponiamo comunque al sindaco di tornare in consiglio per l’adozione del piano”.
Questo per la maggioranza rappresenta “Un fatto politico che segna una ulteriore frattura all’interno del centro-destra atessano.”
“Non possiamo, ovviamente, - dicono da Uniti per Atessa - che esprimere apprezzamento e soddisfazione per la ponderata scelta di buon senso fatta dai consiglieri Cappellone e Cicchitti, ma non senza sottolineare che la richiesta di riportare alla discussione in Consiglio Comunale la proposta di variante al PRG si presenta come contraddittoria.”
“Infatti, non può sfuggire loro, in particolare al consigliere Cicchitti, cui non fanno sicuramente difetto conoscenza della materia ed esperienza, - prosegue il gruppo di maggioranza - che o sono valide le ragioni del ventilato ricorso o quelle della maggioranza! In questo caso, spiace, non esiste terza via che tenga di fronte all’accertato conflitto di interessi di ben 15 consiglieri su 17 e che renderebbe illegittima qualunque decisione del Consiglio Comunale.”
“Condividiamo, se questo è il pensiero, - conclude Uniti per Atessa - l’esigenza di una discussione nel merito dei contenuti della variante al Piano Regolatore e siamo disponibili ad una discussione pubblica su essi, lasciando ai consiglieri Pellegrini e Fioriti le cause perse e le battaglie portate avanti a soli fini elettorali.”