Prg. Nuovo botta e risposta tra il Consigliere Pellegrini e Uniti per Atessa

Continua la polemica fra maggioranza e opposizione sulla nomina del commissario per la redazione del Prg

Armando Travaglini
08/02/2022
Politica
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Nuovo botta e risposta a distanza fra il consigliere comunale di Atessa Enzo Pellegrini della Lega e il gruppo di maggioranza in consiglio Uniti per Atessa.

Nella tarda mattinata il consigliere Pellegrini ha risposto alle parole del sindaco, Giulio Borrelli, che, annunciando un ricorso al Tar contro la decisione della Regione di non procedere alla nomina di un commissario per la redazione del PRG a seguito delle minacce di ricorso della minoranza, ha affermato: “siamo di fronte  a questo curioso voltafaccia del dirigente del servizio, che dipende dall’assessorato in cui il consigliere Pellegrini (della Lega) ha un importante ruolo politico, e i tempi sono stati allungati.”

Pelligrini, quindi, in un post pubblicato su Facebook ha replicato al primo cittadino: “Secondo il Sindaco quattro Consiglieri Comunali non possono esprimere le proprie opinioni nei confronti di un atto amministrativo altrimenti lui va in procura? mah io intendo esercitare i miei diritti in maniera libera, in fondo credo che siamo ancora in un paese democratico.”

“Dimenticavo, - ha continuato il leghista - le spese per far ricorso al Tar che stiamo preparando lo paghiamo con i nostri soldi, mentre le spese per il ricorso al Tar che vuole proporre il Sindaco lo paga il Comune con i soldi dei cittadini.”

A stretto giro di posta è arrivata la contro replica di Uniti per Atessa: “Il consigliere Pellegrini, sulla vicenda del piano regolatore il cui iter è stato ‘sospeso’ dal Dipartimento urbanistico della Regione, confonde il sacrosanto diritto di espressione con un suo personalissimo e fantasioso diritto di pressione su un pubblico funzionario perché non esegua un atto previsto dalla Legge, in attesa che lui presenti un ricorso al TAR.”

“Qualcuno spieghi al consigliere Pellegrini – continua la nota - che gli atti amministrativi sono efficaci sino a sospensione o annullamento (che deve decidere il Giudice) e non in base alla comunicazione di un eventuale futuro ricorso. E questo proprio perché siamo un paese libero e governato da leggi e non da letterine inviate a dirigenti inquadrati nell’Assessorato, in cui si svolgono funzioni politiche indossando la maschera del Consigliere Comunale.”

“Per quanto riguarda le spese del giudizio, - conclude Uniti per Atessa - le paga chi perde e, in ogni caso, lo decide il Giudice".

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