Saranno da un minimo di 34 ad un massimo 40 i contratti non rinnovati dalla Trigano VAN Srl, impresa produttrice per l’appunto di Van con sede nel territorio di Paglieta in Val di Sangro.
La notizia è stata diffusa dal sindacalista di Fiom-Cgil Andrea De Lutis, RSU all’interno della fabbrica, dopo l’incontro avvenuto presso la sede di Confindustria Chieti-Pescara a Mozzagrogna fra le rappresentanze sindacali della Fiom e l’azienda.
Nell’incontro la dirigenza ha confermato il trend positivo nella vendita dei propri automezzi, ma ha precisato le difficoltà attraversate per la mancanza di Chassis provenienti dalla fornitrice Sevel.
Le problematiche di Sevel, dovute alla penuria di componenti elettronici, hanno ricadute non solo sui fornitori ma anche sui clienti come la Trigano, a cui vengono recapitati un numero non sufficiente di chassis causando, così, rallentamenti nell’attività.
La dirigenza Trigano ha sottolineato come i tagli al personale siano ben lontani dalle prime stime effettuate. Inoltre, ha rassicurato che i criteri utilizzati per determinare i contratti da non rinnovare saranno l’anzianità, i carichi familiari e le competenze.
“Come FIOM – afferma Andrea De Lutis - abbiamo chiesto all’ azienda di addivenire ad un accordo che possa garantire ai lavoratori che in questo momento perderanno il lavoro, il diritto di precedenza al rientro in azienda non appena SEVEL riuscirà a fornire il numero di Chassis necessario a far girare le linee a pieno regime e di valutare anche la possibilità del reimpiego di parte di queste persone nel nuovo reparto falegnameria.”
L’azienda ha dato un riscontro positivo a questa richiesta, dicendosi disponibile a ragionare in tal senso poiché è intenzionata a salvaguardare le professionalità formate negli ultimi mesi.
“Questa ennesima crisi, - prosegue il sindacalista della Fiom - che in questo momento è generata per la mancanza di componenti, ci testimonia nuovamente quanto il nostro territorio sia legato al settore dell’automotive e quanto questo fatto possa incidere in maniera positiva o negativa sull’ occupazione e sull’ economia della provincia e di tutta la regione.”
“Da qualche giorno si è svolto un incontro fra OOSS e Regione Abruzzo proprio su questi argomenti, - conclude De Lutis - bisogna capire seriamente che domani in realtà è già ieri, dovranno necessariamente proseguire i momenti di approfondimento atti a creare le condizioni, anche attraverso i fondi che arriveranno, per far sì che Stellantis e le aziende in senso generale, investano sul nostro territorio e non fuori dai confini Italiani.”