Casoli. Altro importante traguardo per il dermopigmentista Toni Belfatto

Il professionista della bellezza ha collaborato con l'ospedale di Reggio Emilia per migliorare la condizione delle donne colpite da tumore al seno

Armando Travaglini
15/12/2021
Sanità
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È arrivato un altro importante traguardo per il dermopigmentista Toni belfatto, originario di Casoli, con una splendida iniziativa che coinvolge l’Ospedale “Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia.

Il sodalizio tra il dermopigmentista, riconosciuto a livello internazionale nel settore dell’estetica paramedicale, e il reparto di Senologia dell’ospedale reggiano punta alla riconquista del pieno benessere psico-fisico delle donne colpite da tumore al seno.

Il programma è avvalso di un corso di formazione tenuto martedì 14 e mercoledì 15 dicembre dal dermopigmentista Belfatto e rivolto al personale infermieristico della Brest Unit di Reggio Emilia.

La due giorni ha permesso agli infermieri di seguire una lezione teorica sul lavoro del dermopigmentista e di praticare in sala operatoria la ricostruzione dell’areola mammaria su pazienti con una mono mastectomia e una mastectomia bilaterale.

L’iniziativa fa parte di un progetto di ricerca, supportato dall’associazione di volontariato “IL GIORNO DOPO” e da altre associazioni come Andos, Associazione Lodini/Seno N Altro e Melagrana, che mira a coinvolgere altre strutture ospedaliere della penisola.

Il progetto è stato realizzato grazie alla volontà del professor Guglielmo Ferrari, primario del reparto di Senologia, del dott. Fabio Castagnetti e di Alessandro Serafini, della Orsini & Belfatto,

È un momento fantastico questo perché i due mondi della dermopigmentazione e della medicina, chirurgia oncologica in questo caso, considerati molto lontani tra di loro, finalmente si incontrano per combattere, insieme, un male che purtroppo affligge tantissime donne” commenta Toni Belfatto che ha eseguito i lavori fianco a fianco con i medici chirurghi.

“Con questo progetto si interviene soprattutto sull’aspetto psicologico delle persone malate – aggiunge Belfatto – ricostruendo l’areola mammaria e rendendo il decorso post operatorio più sereno dal punto di vista estetico.”

“Molte donne - prosegue - subiscono il trauma del cancro e lo rivivono, anche dopo la guarigione, guardandosi allo specchio e non riconoscendo più il loro corpo. Ecco perché intervenire in seguito a mastectomia, se prima era di secondo interesse, oggi acquisisce un valore primario”.

Questa è solo la tappa finale, o intermedia, di un percorso iniziato molti anni fa da Belfatto e dai suoi collegi verso il riconoscimento della branca della dermopigmentazione nell’ambito della medicina estetica.

Un cammino interrotto nel 2019 da una circolare ministeriale che impediva a questi professionisti di intervenire nell’ambito della ricostruzione dell’areola mammaria, a seguito di un intervento per asportazione del tumore al seno.

Grazie ad una decisione del Consiglio di stato del giugno di quest’anno, è stata ripristinata la condizione precedente con la conseguente possibilità per dermopigmentisti di praticare questi interventi.

“Il vuoto normativo tra la circolare e la sentenza – spiega Belfatto – ha causato molti problemi a noi operatori ma soprattutto a tutte quelle donne in attesa di intervento che vi hanno dovuto rinunciare”.

Questo progetto, dunque, diventa un importante snodo di svolta per la formazione dei medici che vogliono applicare la dermopigmentazione alla medicina. Professionisti della bellezza e personale sanitario da oggi potranno lavorare assieme per donare alle donne colpite da tumore al seno maggior benessere.

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