oltre due settimane i cittadini del centro storico e di contrada Briccioli ad Altino sono vittime dei disservizi della Sasi, con una mancanza quasi cronica dell’acqua nelle proprie case.
Il sindaco, Vincenzo Muratelli, nei giorni scorsi ha chiesto scusa ai cittadini per la situazione in atto con un lungo post su Facebook, in cui si ha ammesso la propria vergogna nel non poter rispondere alle richieste dei propri cittadini che chiedono chiarimenti e di usufruire del servizio almeno per i propri bisogni primari.
Al contempo il primo cittadino si è detto pronto ad un confronto presso la prefettura di Chieti per risolvere la questione. Ciò, però, non basta al gruppo di minoranza “Consenso civico Per Altino” che attacca il primo cittadino reo di non far sentire la propria voce come sindaco all’interno dell’azienda erogatrice.
“Da oltre due settimane Contrada Briccioli ed il Centro Storico sono senz'acqua. – afferma il capogruppo Antonio Rossi - Non parliamo delle chiusure programmate notturne. In tempi di covid e sanificazioni nelle case delle nostre famiglie non arriva un filo d’acqua in tutte le ore della giornata. E questo andrà avanti così per almeno un mese costringendo le nostre famiglie ad elemosinare acqua con il riempimento delle taniche offerte dall'amministrazione comunale.”
“È oramai noto a tutti – prosegue Rossi - che la Sasi non eroga più i servizi per i quali è stata fondata. La Sasi S.p.a. fu fondata nel 2002 da 92 comuni della Provincia di Chieti. I Comuni soci rappresentati dai Sindaci eleggono il Presidente ed il consiglio di amministrazione, e ne approvano il bilancio. Quindi dire che non si è responsabili dei disservizi che gli altinesi vivono quotidianamente è una falsità enorme, ma ormai il Sindaco lo ha ripetuto talmente tante volte che qualcuno ha iniziato a credergli.”
“Il Sindaco non è che non fa parte del sistema, lui è il sistema. Il sistema che ci fa credere che la mancanza d’acqua non dipende da lui. Il sistema che prima vota il bilancio e poi piange e si scusa. – aggiunge il capogruppo - Il sistema che se si candida in un comune un amico Sindaco, non può mancargli l’acqua altrimenti fa brutta figura. Il sistema che da sette anni non si assume la responsabilità di affrontare il problema progettando nuove soluzioni.”
“Noi siamo usciti fuori dalla sua amministrazione perché è un sindaco incapace di andare oltre le sue parole. Insomma, quando scrive, mente sapendo di mentire. – conclude Antonio Rossi - Faccia una cosa, oltre a vergognarsi ed a scusarsi, si dimetta, non a parole come fa spesso rivolgendosi ai suoi consiglieri comunali, quando non può fare quello che vuole, dichiarando che riconsegna la fascia al Prefetto. Così avrà fatto un buon servizio agli altinesi.”