Si è tenuta la seconda edizione di âPuliamo il lagoâ, lâiniziativa organizzata dal Legambiente Abruzzo, sulle rive del Lago di Bomba per una giornata di mobilitazione ambientale e di riflessione sul futuro di questo splendido habitat.
Proprio il futuro del lago è stato al centro delle discussioni dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori che hanno preso parte alla giornata. Il bacino fa parte della Grande Derivazione ad uso idroelettrico SantâAngelo che comprende anche il lago di Casoli, la cui concessione è scaduta nel lontano Luglio del 2013.
Ora toccherà alla Regione Abruzzo, nuova concedente dopo la riforma del titolo V, tramite un nuovo bando affidare in concessione le strutture.
I due laghi aspettano da decenni lavori di dragaggio, che la legge rende obbligatori per i gestori di grandi derivazioni, mai eseguiti. Ciò ha causato lâabbassamento del livello, in modo particolare nelle stagioni estive, redendo particolarmente difficoltoso il prelievo delle acque da parte dei mezzi antincendio.
âLa gravissima siccità che questa estate ha afflitto i nostri territori e la carenza idrica che ha riguardato la provincia di Chieti sono una conseguenza dei cambiamenti climatici in attoâ ha dichiarato Rebecca Virtù della segreteria regionale di Legambiente
âLâattuale normativa â prosegue la Virtù - prevede la possibilità di utilizzare lâacqua invasata per scopi idroelettrici per fronteggiare situazioni di crisi idrica, che sono ormai diventate croniche, in particolare nel periodo estivo. Durante lâestate 2021, segnata da drammatici e devastanti incendi, lâacqua del lago è diventata fondamentale anche per fermare le fiamme.â
âPer la gestione dellâacqua il criterio deve essere quello della sostenibilità in modo da tutelarne le molteplici funzioni essenziali in questâarea (potabile, irriguo e idroelettrico) e al tempo stesso garantire una buona qualità ambientale del lago e del fiume Sangro. â aggiunge Rebecca Virtù - Occorre evitare gli errori del passato e utilizzare le risorse messe a disposizione per la ripresa per contrastare la crisi climatica e affrontare le sue conseguenze sul nostro territorio con azioni di resilienza.â
âIl lago è stato per il nostro territorio una grande illusione nella fase di costruzione della diga ed una catastrofe negli anni successivi, causa di grande emigrazione e luogo bello e suggestivo che è entrato nei nostri cuori, motivo di attriti nella gestione ed effimera destinazione turisticaâ afferma Massimo Colonna, Presidente dellâAssociazione dei Comuni del Sangro Aventino.
âQuesto nel passato, ma cosa rappresenterà in futuro? - domanda il presidente - Nellâinevitabile ed urgentissima riconversione energetica e nella prospettiva della decarbonizzazione, la grande derivazione per uso idroelettrico, nonostante la concessione scaduta, la gestione egoistica ed il mancato dragaggio, rappresenta unâinfrastruttura importante e di grande valore. â
âCe ne dobbiamo prendere cura â conclude Colonna - per tenerla pulita e per garantirle un futuro produttivo, sostenibile per lâambiente, compatibile con le altre attività e che garantisca molte più risorse per il territorioâ.