Penelope: «È passato più di un anno da quando di Philippe Pomone si sono perse le tracce»

L'associazione un anno fa organizzò una battuta di ricerca del cittadino francese tra Atessa e Casalbordino

Alessio Di Florio
02/10/2025
Attualità
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«È passato più di un anno da quando di Philippe si sono perse le tracce. Un anno fa veniva archiviato il fascicolo in concomitanza con la nostra battuta di ricerca – ha sottolineato nei giorni scorsi Alessia Natali, presidente di Penelope Abruzzo – La Procura sta indagando, o meglio, ha un fascicolo aperto con una ipotesi di reato, ma non sappiamo altro. Le indagini sono secretate. Si sta cercando Philippe? I figli Claire e Yann attendono risposte». Philippe è Pomone, il cittadino francese scomparso a fine maggio dell'anno scorso. 

L'associazione Penelope, fondata dalla famiglia di Elisa Claps che si occupa di persone scomparse e di sostenerne i familiari dal luglio dell'anno scorso supporta i familiari ed è impegnata attivamente sulla vicenda. Il 29 luglio dell'anno scorso l'associazione organizzò una battuta di ricerca tra Atessa, partendo dall'abitazione di Pomone in contrada Pili, e Casalbordino, risalendo fino a contrada Vidorni. Ma di Philippe non fu trovata nessuna traccia. Nei giorni precedenti, ma la famiglia ne ha avuto notizia solo mesi dopo, era stata archiviata l’inchiesta dalla Procura di Lanciano. Inchiesta riaperta dopo la presentazione di una corposa memoria da parte dell’avv. Katia Ferri a nome della famiglia e di Penelope.

La sera del 31 maggio 2024 Philippe Pomone ha preso un taxi a Pescara, per pagare la corsa si ferma a prelevare presso un bancomat in Contrada Monte Marcone ad Atessa, da allora non si hanno più sue notizie ha riportato la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Alla centrale radiotaxi, hanno raccontato alla trasmissione Alessia Natali e Ilena Cutracci (responsabile di Penelope in provincia di Chieti), risulta che la corsa del taxi si è conclusa di fronte la filiale della BPER al cui bancomat Pomone ha prelevato i contanti per pagare il tassista. 

Il 31 maggio Pomone non ha dormito nell’albergo nei pressi della banca ma, ha riportato Cutracci a Fabrizio Franceschelli di “Chi l’ha visto?”, il proprietario ricorda di averlo visto entrare per chiedere informazioni ed indossava una giacca verde militare. Una vicina di casa ha riferito che la sera della presunta scomparsa, il 30 maggio, in casa ha visto luci accese. Dopo il ritorno in taxi da Pescara era rientrato a casa, a che ora e a piedi o chiedendo un passaggio a qualcuno (chi nel caso?)? – gli interrogativi posti da Franceschelli – O non era lui in casa e, se così fosse, chi aveva acceso le luci nell’abitazione in Contrada Pili?

Una sorpresa è apparsa nei giorni precedenti la messa in onda della puntata di “Chi l’ha visto?”: dieci giorni dopo la presunta scomparsa c’è una recensione online – firmata Philippe – all’Hotel Explanade di Pescara. È lui o è un omonimo? I documenti di Philippe Pomone sono rimasti nella sua casa ad Atessa, quindi in caso di incidente può essere difficile l’identificazione. 

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