I Bocconotti sono sicuramente un dolce simbolo della gastronomia abruzzese. Noi siamo andati alla ricerca di una ricetta condivisa e accettata da molti. Sappiamo che questo prezioso tesoro è detenuto molto gelosamente dalle donne di Castel Frentano, però la nostra ricetta ha dato un buon esito. Abbiamo selezionato questa ricetta che si sembra la migliore.
Prima di passare alla ricetta vi vogliamo parlare dall’origine leggendaria di questo magnifico dolce della nostra tradizione. La leggenda popolare vuole che la prima elaborazione di questo dolce risalga alla fine del Settecento a Castel Frentano. Questo è il periodo dell'importazione di cioccolato e caffè in territorio abruzzese.
Una domestica volle omaggiare il suo padrone estremamente goloso di questi nuovi prodotti, così inventò un pasticcino dalle fattezze di tazzina di caffè senza manica. Realizzò l'esterno con la pasta frolla e l'interno con caffè e cioccolato liquidi.
La donna, fatta una prima versione, si resse conto che il ripieno rimaneva troppo liquido; allora decise di addensare il tutto con mandorle e tuorli d'uova e di ricoprire la "tazzina" con un coperchio che a cottura ultimata spolverò con zucchero a velo.
Soddisfatta del risultato fece assaggiare la nuova versione al Padrone; assaggiato il dolce, l’uomo ne rimase entusiasta così chiese alla sua domestica qual era il suo nome.La donna, che non aveva scelto nessun nome, improvvisò chiamandolo "Bocconotto" visto che si mangiava in un boccone.
Le dimensioni del Bocconotto, infatti, rimassero piccole fino agli anni '50 del XX secolo, quando iniziarono a aumentare. Fino a quell'epoca si aggiungeva al ripieno anche un chicco di caffè, a ricordo del caffè messo inizialmente e per aromatizzare il ripieno.
Ora non perdiamo tempo e passiamo a ciò che interessa maggiormente tutti noi golosi di Bocconottti: la ricetta. Questa versione è rigorosamente per 100 bocconotti man non vi preoccupate. Non vanno a male.
Per la pasta:
• 40 tuorli d’uovo
• un kg di zucchero
• 1/2 l di olio di oliva
• un bicchiere di liquore dolce (Aurum)
• le bucce di due limoni grattugiate
• farina al bisogno (assicurandosi che la pasta non sia troppo dura)
Per il ripieno:
• 3 l d’acqua
• un kg di zucchero
• un kg cioccolato
• un kg di mandorle tostate e tritate
• aroma di cannella
• 20 tuorli d’ uovo
Ricordate la preparazione di questa delizia ha bisogno necessariamente di tempo quindi per il procedimento concedetevi del tempo.
Come prima cosa mettete a bollire dell’acqua con lo zucchero, facendo sciroppare il tutto. Aggiungete, quindi, le mandorle tostate, il cioccolato e la cannella (non esagerate). Aspettate che il composto raffreddi poi aggiungete i 20 rossi d’uovo e riportate a bollore. Ora conservate il composto e dedicatevi all’involucro di pasta frolla.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l’olio, la buccia grattugiata dei limoni ed incorporate gli albumi di 2 uova, precedentemente montate a neve.
Questo è il momento più delicato della preparazione: aggiungere la farina. Non ci sono dosaggi, si va a occhio. Quanto basta ad asciugare l’impasto evitando che diventi eccessivamente solido.
Ora, che avete tutto pronto, potete oliare le formine. Disponete uno strato di frolla sottile al loro interno poi riempite con la farcitura quindi con un dischetto di pasta chiudete il fagottino. La forma è guidata dagli appositi pirottini.
Bene. Ora avete 100 Bocconotti pronti per essere infornati. Cuocete in forno a 180 gradi fin quando avranno raggiunto il colore ambrato. Una volta raffreddati, disponeteli su una teglia con una bella spruzzata di zucchero a velo.