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Una terna arbitrale poco attenta affossa l'Atessa ad Atri

I rossoblù tengono testa all'Hatria ma, nei minuti finali, il direttore di gara prende un clamoroso abbaglio

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HATRIA ATESSA M.T. 2-1

Il primo round della semifinale play off regionale va all’Hatria, dopo una gara incerta e giocata a viso aperto dalle due contendenti, risolta nel finale con una decisione arbitrale che farà molto discutere.

Mister Farina si presenta al “Pavone” di Atri con le solite lungodegenze, optando per il consueto 4-3-3 iniziale, appannaggio di Cericola tra i pali; Iannone, Mainella, Vitullo e Zinni nel quartetto difensivo; Caruso, Manzone e Di Laudo in linea mediana e tridente offensivo formato da Del Roio, Di Francesco e capitan Ermanno Russi, rilanciato a sorpresa dal primo minuto al posto di Barry, relegato in panca per scelta tecnica, dove si accomoda anche l’ex di turno Sante Quintiliani, in rosso verde per pochi mesi. Dirige l’incontro, il signor Fantozzi della sezione di Avezzano.

Pronti, via e, dopo un solo minuto di gioco, i padroni di casa passano immediatamente a condurre: calcio piazzato dalla trequarti di Novello, profondo sul secondo palo; dopo una torre aerea il pallone arriva a capitan Rachini, che incorna sottomisura; Cericola si distende e con un balzo felino riesce a spingere la sfera fuori dalla porta ma, secondo il guardalinee, il pallone ha già varcato interamente la linea e quindi il direttore di gara convalida la segnatura. Per Giuseppe Rachini, classe 1985, si tratta del classico gol dell’ex, in quanto ha militato in maglia atessana in serie D, nella stagione 2009/10, tra le fila dell’ormai scomparsa Atessa Val di Sangro. 

Sulle ali dell’entusiasmo, l’Hatria insiste e si fa vedere nuovamente in avanti al 6’ con la girata di Sorricchio che, su suggerimento di Carpegna, controlla dal vertice sinistro e gira in porta senza la giusta forza, favorendo la presa a terra di Cericola.

Dopo la doccia fredda e l’avvio shock, l’Atessa inizia a reagire e a conquistare terreno, pervenendo al pareggio al minuto 14: buona trama corale dei rossoblù e palla che arriva a Del Roio; l’esterno atessano verticalizza per Manzone e si butta dentro nello spazio; Manzone si destreggia tra le strette maglie locali e restituisce il pallone a Del Roio con un succulento lob filtrante; il numero 7 controlla e scocca il diagonale letale che trafigge Pelusi e fa esplodere il nutrito settore ospiti. 1-1 e sigillo numero 13 in campionato per l’ex Real Montazzoli.

Con il gol, i draghi sembrano prendere il sopravvento e, al 18’, sfiorano il vantaggio con la straripante percussione di Zinni sulla sinistra, il quale chiude il triangolo con Del Roio e, da ottima posizione, pecca di eccessivo altruismo tentando l’assist per Manzone (poi rimontato), invece di provare la conclusione da pochi metri, sciupando tutto.

I padroni di casa tornano a pungere in avanti al 24’, quando Novello riceve sulla sinistra, converge al centro e lascia partire un velenoso tiro cross a filo d’erba che finisce di poco a lato, con Cericola che controlla con apprensione.

L’ultimo acuto ospite del primo tempo arriva alla mezzora con Di Laudo che, dopo il propedeutico lavoro sulla destra di Del Roio e Iannone, non sfrutta al meglio l’assist di quest’ultimo calciando in maniera sporca dall’altezza del dischetto, graziando Pelusi e divorandosi un’altra ghiotta opportunità per il ribaltone.

Nel finale di tempo cresce l’Hatria, ancora una volta con lo squillo di capitan Rachini al 33’, il quale tenta la sorpresa calciando una pericolosa punizione dal limite sotto la barriera, ma Cericola è attento e blocca in due tempi.

Al minuto 36, Novello semina scompiglio nell’area atessana e viene agganciato da Manzone che lo stende; per il signor Fantozzi non ci sono dubbi, decretando la massima punizione ai padroni di casa; dal dischetto, lo specialista Forcella calcia sulla destra ma trova un superlativo Cericola che intuisce l’angolo e salva i suoi. Per il portierone atessano, questo è il terzo rigore respinto in stagione.

L’azione prosegue e, su un piazzato dalla destra, Rachini si avvita ancora una volta di testa, anche se l’incornata arriva in equilibrio precario e si spegne a lato.

Dopo i ritmi sostenuti nella prima frazione, la ripresa cala leggermente d’intensità, causa il forte caldo che si fa sentire e la posta in gioco altissima che limita la voglia di rischiare da entrambi le parti.

A partire meglio sono gli ospiti che, al 52’, sfiorano ancora una volta il vantaggio: Russi penetra in area e serve al centro un cross rasoterra sul quale interviene la mano galeotta di Rachini, non vista dal direttore di gara tra le timide proteste ospiti per quello che sembrava essere calcio di rigore; sul susseguente tiro dalla bandierina, Del Roio pesca a centro area Manzone, il quale stacca più in alto di tutti e schiaccia, con il pallone che colpisce la parte inferiore della traversa e torna in campo, spazzato, poi, dalla difesa rosso verde con qualche affanno.

La risposta dei locali arriva tre minuti più tardi con il piazzato dal limite di Novello, che alza troppo la mira e spedisce sul fondo. Medesimo esito per il calcio di punizione di Martella, al 66’, che sibila sulla sinistra di Cericola.

Al 71’ capitan Rachini anticipa secco il neo entrato Barry (che aveva rilevato uno stanco Russi) e, di slancio, tenta il gol della domenica calciando dai 40 metri, con il pallone che finisce a lato non di molto, tra gli applausi scroscianti del “Pavone”.

I rossoblù sparano le ultime cartucce in zona offensiva con l’azione di rimessa del 74’, con la ripartenza propiziata dal passante di Zinni per Barry, il quale taglia verso il centro e serve il subentrato Quintiliani che, a sua volta, appoggia sulla destra per l’accorrente Manzone, il quale calcia da posizione defilata non centrando lo specchio.

La gara sembra avviarsi ad un pareggio sostanzialmente giusto, anche se i rossoverdi, nel finale, sembrano attaccare con più convinzione e apparendo fisicamente più freschi degli ospiti, ma il colpo di scena dai risvolti clamorosi arriva al minuto 81: Feliciani tenta la penetrazione in area dalla destra, senza grosse pretese, e si lascia cadere tra i difensori atessani, senza alcun tipo di contatto; il direttore di gara fischia e tutti si aspettano il giallo per simulazione all’indirizzo di Feliciani; invece, il signor Fantozzi indica il dischetto e assegna il secondo rigore di giornata all’Hatria, scatenando le furibonde proteste di giocatori, panchina e tifoseria ospite; con tutta l’obiettività possibile, il contatto semplicemente non c’è e il penalty è, di fatto, inesistente, tra l’altro con l’assistente dell’arbitro ben posizionato e vicino all’azione che non corregge l’abbaglio; a poco valgono le lamentele atessane e, dagli undici metri, si ripresenta nuovamente il duello tra Forcella e Cericola, ma stavolta è il centrale difensivo atriano a vincerlo, per la gioia di tutto il comunale e della truppa dello storico presidente Carmine Consorti. Attimi di tensione dopo il gol, con i dissensi del settore ospite che non si placano, ritardando la ripresa del match che, nel finale, non registra nient’altro se non la pesante ammonizione di Barry, (diffidato, salterà il ritorno) e l’infortunio al ginocchio di Manzone, sul quale faranno chiarezza gli esami in settimana. Finisce con la vittoria dell’Hatria e, tra sette giorni, al Fontecicero, l’Atessa è chiamata all’impresa per ribaltare il risultato e staccare il pass per la finalissima. Bisogna comunque rimarcare il fatto che, nonostante i concitati istanti di protesta, la gara è filata impeccabilmente liscia per quel che concerne l’ordine pubblico, con le due tifoserie mai a contatto e, anzi, con quella ospite che applaude la curva di casa dopo i cori d’incitamento per Manzone nel momento dell’uscita in barella. Tra le due società, poi, non può che esserci rispetto reciproco ma anche, forse, tanta nostalgia per due sodalizi che si incontravano sovente in categorie più importanti.

 

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