ATESSA – Quasi alle ultime battute di una campagna elettorale senza dubbio molto partecipata, il Movimento 5 Stelle Atessa torna in piazza con il Candidato Sindaco Emilio Falcone accogliendo i rappresentanti pentastellati, i senatori Paola Taverna e Gianluca Castaldi.
“Non ci sono piccoli o grandi città, come non ci sono cittadini di serie A e serie B, - le parole di Paola Taverna - è comunque un onore in qualità di portavoce dei cittadini venire a portare la voce del Movimento 5 Stelle ovunque se ne faccia richiesta per dare la possibilità ad un ragazzo giovane di candidarsi a sindaco senza aver alle spalle poteri o secondi fini per potersi mettere a disposizione della città”. Trasparenza e partecipazione, i punti annunciati da Castaldi, i senatori hanno così fatto tappa ad Atessa nel corso del tour elettorale abruzzese, non senza opinioni e posizioni sulla politica nazionale.
“Invito i cittadini di Atessa a porsi delle domande sui problemi della città e a smettere di accettare come buona qualunque favoletta vi raccontino – le parole di Falcone – Atessa ha perso un ospedale, non è accettabile che si perdano tutti questi servizi primari”. Si torna a parlare del San Camillo, su cui hanno avuto da dire ancora i consiglieri regionali Marcozzi e Pettinari, uno scambio di accuse sulle responsabilità, argomento a lungo affrontato negli appuntamenti elettorali e nei dibattiti tra i quattro candidati sindaci.
“La politica autoreferenziale ha perso la capacità di immedesimarsi nelle persone, capire problemi e trovarne le soluzioni” ancora Falcone, che aggiunge “Siamo rappresentati in regione ed in parlamento, quindi se ci sono problemi più gravi ai quali non potremo arrivare, abbiamo il contatto con cui parlare”; questa la chiusura del candidato nell'appuntamento pubblico prima della chiusura ufficiale nella giornata di venerdì.
Siamo ormai agli ultimi istanti della corsa elettorale, venerdì lo sprint finale per tirare fuori le ultime carte utili a raccogliere consensi, prima che i candidati si chiudano nel consueto silenzio elettorale.
