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Impegno per la revoca delle autorizzazioni, i Sindaci dicono no ai rifiuti pericolosi in Val di Sangro

Ieri l'incontro ad Atessa con il Comitato dei Sindaci Sangro Aventino Frentano per la tutela del territorio”, Regione e Arta

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ATESSA – Fronte comune e posizione chiara quella dei Sindaci del territorio riuniti ad Atessa per l’incontro con il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, dirigenti Arta e tecnici della Regione Abruzzo. 

A spiegare l’iter di questi giorni è stato il sindaco di Atessa Giulio Borrelli, lavoro che ha portato all’elaborazione di un documento che analizza i dati relativi a impianti e territorio, considerando la quantità di rifiuti da smaltire in un contesto come la Val di Sangro.

Si chiede la revoca dell'autorizzazione per la Ciaf concessa negli anni passati e per la quale attualmente sussistono, come illustrato dai sindaci, condizioni di differenti anche se non è chiaro quali saranno i passi successivi dell’azienda interessata; mentre per quanto riguarda la Di Nizio si sottolinea ancora la forte incompatibilità con il contesto abitativo e territoriale e per il quale si auspica un parere negativo nella Valutazione di Impatto Ambientale. 

 “Questa sera vogliamo un impegno preciso della Regione a revocare le autorizzazioni” le parole di Borrelli che aggiunge “gli impianti di Saletti e di Piazzano non sono compatibili con la natura di questo territorio, l’abbiamo ribadito dall’inizio, l’abbiamo ribadito con la manifestazione del 19 maggio, lo diciamo forte e chiaro questa sera per fare un passo avanti e avere rassicurazioni che le cose stiano andando nella direzione giusta, per dare uno stop definitivo a questi progetti in Val di Sangro”.

Nel totale rispetto delle norme e della legislazione, il vice presidente Giovanni Lolli ha espresso ancora una volta la sua posizione anche dopo la partecipazione alla manifestazione dello scorso maggio, resta che questo tipo di impianti mette a rischio lo sviluppo del territorio che di fatto è anche una delle più importanti aree industrializzate del centro Italia. Da parte di Lolli anche l’interesse a valutare la situazione verificatasi a Rocca San Giovanni, la cui vicenda è stata approfondita in maniera più puntuale dal sindaco Giovanni di Rito.

Qui ci sarebbe infatti il problema relativo ad una discarica da bonificare e a cui si andrebbe ad aggiungere lo smaltimento di amianto nonostante il parere negativo del piano regolatore, progetto contrastato dall’Amministrazione Comunale visto anche il forte impatto sul territorio e per la presenza delle vicine abitazioni. 

Coinvolgimento positivo della Regione, quello che è emerso è ancora una volta il fronte comune dei sindaci del territorio uniti in questa battaglia per ottenere un reale risultato; a dimostrarlo, oltre alla massiccia partecipazione, anche il documento elaborato e condiviso dal Comitato che riunisce circa 40 sindaci della Provincia di Chieti.

 

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