Per la prima volta al Sana di Bologna, il Salone internazionale del biologico e del naturale, arriva il mercato di Campagna Amica degli agricoltori biologici italiani provenienti da tutta la Penisola con una rappresentanza di produttori abruzzesi, a dimostrazione dellâaumento dellâappeal del âbioâ che, in regione, chiama in causa circa 39mila ettari e circa 1800 operatori.
Lâiniziativa è della Coldiretti e di Campagna Amica in occasione dellâinaugurazione della manifestazione nel quartiere fieristico di Bologna a partire dall'inaugurazione di venerdì 6 settembre dalle ore 10,30 con il presidente nazionale Ettore Prandini fino al 9 settembre.
Gli agricoltori, tra cui tre aziende abruzzesi, lasceranno le campagne per far conoscere i prodotti bio dei diversi territori italiani, dalle specialità sopravvissute al sisma a quelle salvate dal rischio di estinzione, ma ci saranno anche le eccellenze del Made in Italy e le innovazioni green, nellâarea del Sana al padiglione 30, stand da A/2 - A/24 â B/9 â C/1 â C/23. Nel piuâ grande mercato degli agricoltori mai realizzato al Sana spazio anche alle fattorie sociali, ai laboratori didattici per i bambini e allâorto biologico, sinergico e biodinamico per educare le nuove generazioni al rispetto dellâambiente e alla sana alimentazione.
Per lâAbruzzo, saranno tre le produzioni biologiche rappresentate: il miele di David Lombardozzi (Castel di Sangro), lâolio extravergine di oliva di Antonella Ciarcelluto (Moscufo) e i tartufi dellâazienda Fasciani di Kashina Svetlana (Molina Aterno).
âAnche in Abruzzo, come nel resto dellâItalia, è cresciuta negli ultimi anni la domanda di prodotti biologici â evindezia in una nota Coldiretti Abruzzo â si tratta di una svolta salutistica che sta spingendo lâaumento delle produzioni e determinando una nuova sensibilità dei produttori. I principali orientamenti produttivi riguardano i foraggi per lâalimentazione degli animali (8.200 ettari circa), i cereali (4mila ettari) seguiti dalla vite (4mila ettari) e dagli ulivi (3.200 ettari). Una realtà in linea con lâagricoltura italiana che è diventata la più green dâEuropa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario con 294 prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, 5056 prodotti agricoli tradizionali censiti dalle Regioni, la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma (0,6%) e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificatiâ.